16 Apr 2010

L’ idea di creare un orto sinergico si ricollega al filone della Permacoltura ( coltura permanente, eterna, equilibrata ed inesauribile, non consumistica ) ed alle ricerche relativamente recenti sull’ impoverimento del suolo a causa dell’ abuso-uso agricolo meccanico-chimico da parte dell’ uomo.

I principi dell’agricoltura sinergica sono:

– non arare, ne zappare

– non compattare il suolo

– non concimare

– piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.

Il sistema di coltivazione sinergico prevede quindi di far collaborare più piante vegetali insieme, appunto in ” sinergia ” tra di loro. Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:

1) almeno una leguminosa (legumi), come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli. Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, hanno la capacità di fissare l’ azoto atmosferico nel suolo (principale nutrimento di tutte le piante).

2) almeno una liliacea (intorno agli altri due tipi di piante), come l’ aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno (piccola cipolla rossa allungata, detta anche ”cipolla romana”). Le liliacee tengono lontani i batteri per le loro caratteristiche chimico-biologiche.

3) almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le piante (perchè non si ‘’soffochino” reciprocamente). Sarebbe meglio coltivare anche dei fiori nella stessa zona seminata: la Calendula ha una potente attività antibatterica, il Piretro ed il Nasturzio tengono invece lontane le formiche.

Per evitare che le piante soffrano di carenza d’azoto, e’ bene distribuire la segatura fresca stesa anche dove si cammina, sui percorsi lasciati liberi per il passaggio dei coltivatori (o dei visitatori dell’ orto sinergico), in modo che subisca una prima decomposizione, evitando di depauperare il terreno dall’ azoto, e dopo un anno, a segatura scura, la si potrà aggiungere alla pacciamatura dell’aiuola.

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