Il breve documentario descrive l’antica Cartiera , o meglio di quello che resta. Il suo proprietario Severino Valente si aggira tra le macchine ferme ancora oggi, tra cui una macchina a ciclo continuo del XIX secolo. Un monumento industriale da presenvare come memoria storica di un antico sapere artigianale ormai scomparso. Per secoli la cartiera ha prodotto carta utilizzata dagli stampatori vicentini fino all’ultima conversione produttiva avvenuta nel XX secolo con l’introduzione della “carta paglia”, la tipica carta gialla utilizzata dali pizzicagnoli per avvolgere le carni e i salumi. La fabbricazione della carta nell’ antica cartiera cessa ufficialmente nel 1967, quando inizia la produzione di carta nel nuovo impianto costruito nel terreno a fianco di quella antica. I fratelli Valente, comunque, continueranno a utilizzare la vecchia cartiera fino al suo completo abbandono avvenuto nel 1978. L’immobile è diventato col tempo meta di scolaresche, di semplici appassionati, di studiosi italiani e stranieri. Gli attuali proprietari, in particolare il sig. Severino Valente, vanno annoverati tra i primi e più convinti assertori della necessità di mantenere il segno di una tradizione plurisecolare, consapevoli del valore storico-architettonico della fabbrica. Chi scrive auspica personalmente che (il futuro destino) non sia costituito dall’abbandono e dal quotidiano degrado cui è sottoposto oggi questo monumento storico.I vari progetti di restauro e di riutilizzo vanno incontro ai voti di quanti credono alla necessità di non cancellare per sempre i nostri “luoghi della memoria”.