Verona diventa dal 29 al 31 marzo 2019, la capitale mondiale dei gruppi conservatori per la difesa dei valori tradizionale della famiglia.
“Siamo orgogliosi di ospitare le famiglie del mondo a Verona, questa è l’Europa che ci piace“ aveva dichiarato il 4 ottobre scorso a Roma il vice premier Matteo Salvini che aveva incontrato le associazioni promotrici del Family Day (Pro Vita onlus, Comitato Difendiamo i nostri figli e Generazione Famiglia) e il presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie, Brian Brown.
Non stupisce quindi l’enfasi del vicepremier leghista, sicuramente legittima per chi propone un sistema ortodosso legato a vecchi valori sociali, ma che si scontra con l’evoluzione dei rapporti umani e le conquiste dei diritti personali.
I promotori del XIII Congresso mondiale delle famiglie, prima volta organizzato in Italia, dicono in coro che la manifestazione è “un segno che il vento in Europa sta cambiando“. “Sta crescendo – per i tre presidenti, Massimo Gandolfini, presidente del CDNF, Jacopo Coghe -presidente di Generazione Famiglia- e quello di Pro Vita onlus, Toni Brandi, – “l’attenzione su un maggiore sostegno ai nuclei familiari, alla natalità e alla giustizia sociale”. Le associazioni del Family Day sono certe “che da Verona partirà la controrivoluzione del buonsenso e della ragione”.
La kermesse veronese avrà come relatori naturalmente Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio; e Igor Dodon, Presidente moldavo; Lorenzo Fontana, Ministro per la Famiglia e la Disabilità; Katalin Novak, Segretario di Stato e Ministro per la famiglia ungherese; Attila Beneda, Vice Ministro per la famiglia ungherese; Federico Sboarina, Sindaco di Verona; Massimo Gandolfini, Presidente del Family Day; Brian S. Brown, Presidente dell’Organizzazione Internazionale per la Famiglia; Dr. Allan Carlson, autore e co-fondatore dell’Howard Center; S.E. Ignazio Giuseppe III, Patriarca della Chiesa cattolica sira; S.E. Konrad Glebocki, Ambasciatore Polacco in Italia”.
Un passo indietro nella storia dei rapporti umani?
Per i consiglieri regionali veneti Sergio Berlato e Massimiliano Barison, esponenti di Fratelli d’Italia ribadiscono con convinzione che la famiglia è solo quella naturale, cioè quella composta da un uomo e una donna e dall’eventuale frutto del loro amore, che sono i figli, “Siamo convinti – aggiungono – che in questo particolare contesto storico si debba rivendicare il prezioso ruolo che ha la famiglia, sottolineare che questa istituzione deve essere tutelata e valorizzata riportandola al centro del dibattito politico. Gli attacchi di una certa sinistra ideologizzata nei confronti di queste manifestazioni in difesa della famiglia sono un oltraggio alla libertà di esprimere in modo pacifico un sentimento che accomuna una moltitudine di persone, preoccupate per una deriva nichilista della società”
Il congresso di forte impronta conservatrice che predica il «ritorno all’ordine naturale», aspramente contestato dall’intera galassia dell’associazionismo femminile e Lgtb+ ma anche da +Europa e dal Pd, voluto anche dal ministro dal ministro della Famiglia, il leghista veronese (e vice segretario federale) Lorenzo Fontana, nel frattempo, ha perso il patrocinio della Presidenza del Consiglio con una discussione non certo semplice tra gli alleati giallo-verdi.
Secondo quanto scrive l’agenzia Ansa, Palazzo Chigi aveva fatto presente che “Si tratta di una iniziativa autonoma del ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana, attraverso procedure interne agli uffici e che non hanno coinvolto direttamente la Presidenza del Consiglio”.
Intanto continuano le mobilitazioni contro la manifestazione internazionale e le critiche stanno diventando sempre più intense. Dopo decenni di conquiste contro l’intolleranza e lee prevaricazioni, manifestazione veneta rischia di portare indietro le lancette del tempo.
L’associazione vicentina ViNOVA esprime contrarietà assoluta alle idee omofobe e contrarie ai diritti delle donne che pubblichiamo integralmente.
COMUNICATO Associazione VINOVA
La tredicesima edizione del World Congress Of Families (WCF), il congresso mondiale delle famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo, riunirà diverse sigle “pro-life”e anti-LGBTQ+ (come Generazione Famiglia, Comitato Difendiamo i Nostri Figli, ProVita Onlus, CitizenGo), oltre ad associazioni cattoliche integraliste, ortodosse ed evangeliche, tutte unite dalla promozione dei “valori “cristiani, la contrarietà all’aborto, la condanna dell’omosessualità, la battaglia contro la pornografia, l’adulterio ed il divorzio, ed una visione restrittiva dei diritti e del ruolo della donna.
Il congresso di Verona ha avuto il patrocinio della Provincia, nella figura del Sindaco di Verona, Federico Sboarina, e del Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ma soprattutto del Ministro dell’Interno Matteo Salvini e di quello della Famiglia Lorenzo Fontana, originario proprio di Verona e vero motore di tutta l’iniziativa.
Noi di VINOVA riteniamo che:
1) dare diritti ad alcune persone non ne debba togliere agli altri
2) quei diritti civili che abbiamo ottenuto (divorzio, aborto, convivenza civile, tutela lavorativa della maternità, ecc) sono conquiste di donne e uomini che hanno combattuto per decenni contro ingiustizia e intolleranza e hanno portato a conseguenze sociali, familiari ed educative fondamentali per la libertà e il benessere di tutti. È nostro dovere difenderli
3) la società deve essere inclusiva delle cosiddette minoranze sessuali, non mettere al centro solamente la famiglia tradizionale. Ci sono molti altri modi di amare, di fare coppia, di sentirsi una famiglia, di fare i genitori. Noi siamo per la famiglia cattolica, ma anche per quella non cattolica o di altra religione, così come siamo per un impegno al rispetto delle identità sessuali già nelle scuole proprio per evitare che prenda piede quell’ondata temibile di omofobia che si traduce in intolleranza, odio e violenza.
C’è stato un tempo in cui le donne più emancipate e gli omosessuali venivano bruciati sui roghi: ridare voce a queste idee è come regredire al Medioevo.
Settant’anni fa Simone de Beauvoir scriveva: “Non dimenticate mai che è sufficiente una crisi politica, economica o religiosa per mettere in discussione i diritti delle donne. Questi diritti non sono acquisiti per sempre. Dovrete restare vigili per tutta la vostra vita”.
Il Consiglio Direttivo di ViNova