Migliaia di persone in un lungo serpentone per difendere il “Punto Nascite” del reparto ostetrico al San Lorenzzo di Valdagno. Partito alle 10 di oggi sabato 25 giugno il corteo, colorato da palloncini, si è snodato tra le vie cittadine della città laniera fino a raggiungere il palco posto davanti all’ospedale. La preoccupazione è tangibile da parte dei promotori della protesta civile per l’ipotesi di accorpare il “Punto Nascite” ad Arzignano, fuori dalla vallata dell’Agno.
Al presidio installato, da inizio giugno in Piazzale Caliari, ai piedi proprio del San Lorenzo, il sindaco Giancarlo Acerbi ha sottolineato che il servizio offerto dal nosocomio è indispensabile per la popolazione della valle che si trova in area montana. La manifestazione arriva al culmine di risposte evasive avute dai sindaci dopo vari incontri istituzional con il direttore generale dell’Ulss 5 Giovanni Pavesi. L’11 giugno scorso il manager aveva dato assicurazioni che non ci sarebbero state chiusure o tagli ai servizi dell’ospedale, mantenendo l’intenzione comunque di razionalizzare alcune prestazioni sanitarie.
La risposta è stata quella di indire il corteo perchè la sensazione dei sindaci e del comitato Progetto Salute che ha organizzato il presidio e promosso la raccolta firme a difesa del San Lorenzo è quella di una lenta ma inesorabile dismissione del piccolo ma essenziale ospedale della valle dell’Agno. Durante la manifestazione le donne hanno continuato a raccogliere firme a sostegno del nosocomio vicentino.