Spetta ad un grande classico come Misantropo di Molière il compito di aprire, venerdì 29 novembre alle 21, la stagione di prosa del Teatro Mattarello di Arzignano, che taglia il nastro della ventesima edizione: un traguardo da applausi per l’apprezzata rassegna, curata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Arzignano con la collaborazione del circuito teatrale Arteven e la collaborazione tecnica di Theama Teatro.
Tra le più celebri commedie di Molière, qui proposta nella traduzione di Cesare Garboli e per la regia di Nora Venturini, Misantropo sarà messo in scena da un cast capitanato da Giulio Scarpati e Valeria Solarino, affiancati da Blas Roca Rey, Anna Ferrarioli, Matteo Quinzi, Federica Zacchia, Mauro Lamanna e Matteo Cecchi, con scene di Luigi Ferrigno, costumi di Marianna Carbone, luci di Raffaele Perin e musiche di Marco Schiavoni.
Presentato per la prima volta al Palais-Royal di Parigi nel 1666, questo testo profondamente autobiografico di Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, ha per protagonista Alceste, uomo burbero e scontroso, che rifugge le convenzioni e l’ipocrisia dei rapporti sociali, ma al tempo stesso ama disperatamente la bella Celimene, che in quel mondo frivolo e superficiale, al contrario, vive con gioia la propria esistenza. In una lotta costante fra le severe leggi etiche nelle quali crede e i richiami dell’amore e del desiderio, Alceste combatterà la sua strenua battaglia, fino a giungere ad un confronto diretto con l’amata: e costei, alla fine, sceglierà di imboccare la strada indicata dal misantropo innamorato?
“Tragici e comici insieme – spiega Nora Venturini -, Alceste e Celimene sono nostri contemporanei come coppia sentimentalmente impossibile: non si capiscono ma si amano, si sfuggono ma si cercano, si detestano eppure faticano a separarsi. Sono un uomo e una donna di oggi, con torti e ragioni equamente distribuiti, protervi nel non cedere alle richieste dell’altro, attaccati tenacemente alle proprie scelte di vita, in perenne conflitto tra loro. Nei loro difetti possiamo ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio. E un grande specchio incombe sulla scena, il teatrino-salotto di Celimene, dietro le cui tende intravediamo la compagnia prepararsi per la rappresentazione. Nello spettacolo il mondo contemporaneo irrompe nell’antichità classica, la realtà nella finzione, e lo spettatore – conclude la regista – può vedere riflessi, nella superficie antica, gli slanci e le idiosincrasie che sperimenta ogni giorno”.
INFO:
Biglietti: per la platea e la gradinata centrale interi a 24 euro, ridotti a 20; per la gradinata alta interi a 18, ridotti a 15; speciale studenti a 12 euro. Prevendite: Biblioteca “Bedeschi” di Arzignano – Sportello Informacittà (dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 18); su arteven.it, vivaticket.it e nei punti vendita del circuito vivaticket. Programma completo su www.inarzignano.it.