Ed eccoci ancora con Matite Vicentine.
In questa puntata siamo con Carlo Velardi, talento del fumetto vicentino.
Sposato da poco, nasce a Thiene 35 anni fa e dopo aver conseguito la maturità scientifica, nel 2008 si laurea in Architettura presso lo IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia). Durante gli anni dell’università frequenta per quattro anni “La Scuola di fumetto REM” di Mestre, tenuta da Andrea Artusi, disegnatore della Sergio Bonelli Editore per divenire in seguito, dal 2008 al 2009, insegnante a sua volta nella stessa scuola in cui ha mosso i primi passi da fumettista. Spinto dai suoi mentori, dal 2010 diventa collaboratore per la casa editrice Bonelli realizzando insieme ad Andrea Artusi gli albetti per la manifestazione Discovery edita dal museo civico di Rovereto. Disegna nel 2010 Greystorn: “Il volo della libellula” scaturito dalle menti di Antonio Serra, uno dei “papà” di Nathan Never e di Gianmauro Cozzi co-autori assieme a Andrea Artusi. Nel 2011 Velandri collabora anche per il volume “Il rapitore di sogni” con protagonista Sigmund Baginov, il genio dell’informatica della serie a fumetti di genere fantascientifico edita da Sergio Bonelli Editore.
Sempre affascinato dalle atmosfere noir della fantascienza, in cui ama tracciare personaggi densi di sfumature cupe e inquetanti, ormai ha consolidato le sue collaborazioni di disegnatore affermato collaborando anche alla realizzazione delle applicazioni per ipad di Diabolik e di Martin Mystère.
Dell’aprile del 2016 è il racconto “L’eroe della Folla” per un Maxi Nathan Never e ancora, tra il marzo e l’ottobre del 2017 collabora alla realizzazione di ben quattro albi di “Martin Mystère le nuove avventure a colori” e precisamente il volume 5 assieme a Valerio Giangiordano, il numero 8 assieme a W. Maresta e Luca Maresca, l’albo 10 assieme a Giulio Giordano, Carlo Piu e Salvatore Cuffari e per il 12° quaderno assieme a Sauro Quaglia, Luca Maresca, Francesco Mortarino, Rosario Raho, Giulio Giordano, Salvatore Cuffari, Giancarlo Alessandrini.