L’infrastruttura, stando al progetto esecutivo, dovrebbe essere ultimata entro il 2016 e collegare Montecchio Maggiore (Vicenza) a Spresiano (Treviso). L’opera dovrebbe costare 2,3 miliardi di euro: la superstrada a pedaggio si snoderà per un percorso di quasi 95 chilometri, attraversando l’area a maggior densità urbana del Nord Est e interessando nel suo corso 38 Comuni. Il rifiuto di rendere pubblico il piano economico finanziario e la convenzione relativa al progetto definitivo su cui si basa l’opera è stato ribadito dal commissario straordinario Silvano Vernizzi e dall’avvocato di Veneto Strade Furlan direttamente all’europarlamentare Idv nel corso di una manifestazione pubblica il 21 ottobrescorso, organizzata dai comitati “No Pedemontana”. Secondo l’euroonorevole “il Commissario Potočnik ricorda che l’articolo 3 della direttiva sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale (2003/4/CE ) prescrive alle autorità pubbliche degli Stati membri di rendere disponibile l’informazione ambientale a chiunque ne faccia richiesta e a precise condizioni”. Per Zanoni “il sistematico rifiuto delle autorità competenti di fornire i documenti ai numerosi comitati e associazioni nati per difendere il proprio territorio costituisce una chiara violazione di questo principio. Adesso aspettiamo di vede cosa risponderanno le autorità italiane. L’Italia e la Regione Veneto rischiano di trovarsi per l’ennesima volta in una posizione di illegalità, i cittadini veneti hanno il sacrosanto diritto di essere informati sul progetto di una superstrada che correrà proprio attorno alle loro case”.