“Vicenza ha la fortuna di poter contare su diversi segmenti turistici. Fra questi c’è il turismo legato alla fede e alla spiritualità, alimentato dalla presenza in tutto il territorio di importanti Santuari e di luoghi di culto ricchi anche di cultura ed opere d’arte. E’ un turismo di nicchia che ha bisogno di molta professionalità, di persone con una formazione professionale specifica sull’argomento”. commenta Dino Secco, Capo Gabinetto della Provincia. Fulcro dell’iniziativa l’Istituto Superiore ISSR di Vicenza, guidato da padre Gino Faccioli, legalmente autorizzato a conferire la Laurea Magistrale in Scienze Religiose: “In un momento in cui le Parrocchie perdono numeri e persone, i Santuari li recuperano. Nella messa che celebro la domenica mattina a Monte Berico vedo tante persone e sempre le stesse, che ci hanno praticamente eletto a loro casa spirituale. Tra l’altro, conoscere i luoghi di culto significa anche apprendere le norme del Codice del turismo religioso, che è vero che ha numeri importanti anche per tutta la Regione ma non bisogna dimenticare né che le persone che lo praticano sono soprattutto persone animate dalla fede né il rispetto per i luoghi”. Insomma molto di più di un semplice Cicerone. E che i futuri operatori religiosi turistici non siano certo figli di un Dio minore lo conferma anche l’esperto di turismo berico Vladimiro Riva: “In un mercato stanco questa tipologia di turismo è da sempre in controtendenza. Bene hanno fatto Provincia e ISSR a prevedere questa figura. In futuro auspico che il gabbiotto inutilizzato di Monte Berico possa diventare, magari coinvolgendo i volontari, un punto di informazione e che questa proposta sia inserita non solo all’interno di Koiné, la grande rassegna organizzata dalla Fiera di Vicenza, ma anche nel nuovo regolamento della Regione Veneto”.