Per la prima volta un gioco per bimbi installato in un parco pubblico ottiene una certificazione di costruzione per aver usato il legno locale a chilometro zero. Il castello in castagno è stato inaugurato questa mattina nel parco giochi di Foro Boario a Valdagno.
“E’ un vero piacere essere parte attiva di questo progetto – ha commentato il Sindaco di Valdagno, Giancarlo Acerbi – che valorizza e dona una nuova dignità alle risorse del nostro territorio. Accanto alla ritrovata attenzione verso i nostri boschi che il progetto vuole stimolare, si è creata una filiera virtuosa, certificata e di alta qualità che mette insieme pubblico e privato. In questo modo, le aziende investono sul territorio, che ne guadagna non solo sotto il profilo economico, ma anche dal punto della prevenzione di dissesti idrogeologici e di rischi fitosanitari.”
Il progetto intende valorizzare la castanicoltura, già diffusa nel passato nei boschi delle Piccole Dolomiti, attraverso la produzione di legname e prodotti forestali in chiave moderna con l’obiettivo di recuperare i castagneti già presenti nella zona collinare. Con questa iniziativa che intanto comprende circa 30 ettari di boschi privati si ridà valore alle zone boscate diminuendo il rischio di dissesto idrogeologico. Per rendere efficaci queste azioni i promotori del progetto hanno riunito in un unico ente diversi soggetti pubblici e privati oltre ai centri di ricerca del settore. L’idea è di associare al legname, come fosse un prodotto alimentare a denominazione tutelata, il luogo di produzione che nel caso di Valdagno è il castagno delle Piccole Dolomiti.
“Filiera corta è un’idea che ha cambiato le sorti dell’agroalimentare italiano – spiega il Dott. Giustino Mezzalira, direttore della Sezione Ricerca e Gestioni Agro-Forestali di Veneto Agricoltura – ora si tratta di applicarla anche ad altri comparti del settore primario, tra cui quello della filiera foresta-legno. Siamo un Paese sempre più ricco di boschi, in cui operano decine di migliaia di imprese che trasformano il legno, ma non siamo finora riusciti a trasformare la risorsa legno che cresce sempre più abbondante nei nostri boschi in un’opportunità per l’economia locale e l’ambiente.”
Antesignana del legno certificato è Veneto Agricoltura che ha lanciato oltre sei anni fa l’iniziativa di valorizzazione del faggio del Cansiglio assieme ad un illuminato imprenditore locale che ora è presente nell’area alta del mercato dei pavimenti in legno con un brand che ricorda che il legno delle assi deriva dalla storica foresta veneziana. Sull’onda di quella prima esperienza di successo si è costituito il Consorzio per la valorizzazione del Legno Veneto di cui fanno parte le aziende che stanno valorizzando, con i loro progetti, il legname locale di castagno dell’area delle Piccole Dolomiti vicentine.
Il progetto è condotto dall’Associazione Forestale Vicentina con i tecnici forestali Enrico Pozza, Marco Grendele e Carlo Klaudatos ed è supportato dalla Regione Veneto, Veneto Agricoltura, dai comuni di Valdagno, Recoaro Terme, Brogliano, Schio, Torrebelvicino e Valli del Pasubio, oltre che dal Consorzio Legno Veneto. La sinergia tra pubblico e privato è bene rappresentata dall’adesione di diverse aziende del territorio, impegnate nel commercio e nella lavorazione del legno come la Pozza 1865 srl di San Quirico di Valdagno, azienda produttrice del gioco installato a Valdagno, ma anche Montagna F.lli srl, Profilegno srl, Falegnameria Cocco Gabriele e Zordan srl.