L’anno prossimo ricorre il duecentesimo anniversario della nascita di Alessandro Rossi. L’ illuminato imprenditore della borghesia vicentina, con le sue innovative attività tessili, ha modellato, durante l’ottocento, il paesaggio urbano locale costruendo le sue fabbriche a Schio e a Piovene Rocchette. Con il suo intervento diede impulso anche alle nuove categorie di lavoratori, non più legati alla terra, ma all’industria sulle linee della svolta industriale nata nel Regno Unito. Per questa nuova classe operaia fece costruire nuovi quartieri popolari vicino alle sue fabbriche tessili e anche un asilo infantile a Schio per avere più facilmente la disponibilità della manodopera femminile. A Santorso, dopo aver acquisito una piccola proprietà nel 1865, fa’ costruire all’architetto Caregaro Negrin la sua residenza privata, realizzando così Villa Rossi e il suo annesso giardino romantico, ricco di piante esotiche importate come un Pino himalajano, i cipressi del Portogallo e i maestosi Tassodi, con le caratteristiche radici aeree. Seguendo il declivio naturale, secondo i gusti artistici del tempo, fece inserire nel parco vialetti sinuosi, architetture rustiche, imitazioni archeologiche, giochi d’acqua, laghetti, spazi erbosi e masse arboree che permettono di creare un insieme pittoresco e vario.con innesti architettonici. Interventi architettonici, paesaggistici e agricoli che, insieme a quelli industriali e urbanistici realizzati nelle aree produttive compongono la sua complessa visione sociale. Ora il Parco, assieme alla villa, appartiene alla comunità di Santorso che ha lavorato in questi anni per valorizzare questo patrimonio storico. Grazie a un intervento concluso nel 2016, il parco Rossi è diventato un luogo multimediale e accessibile, co-finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) della Regione Veneto. Mercoledì scorso 28 febbraio, si è aggiunto un nuovo tassello con l’inaugurazione della nuova insegna all’ingresso del Parco di fronte a Piazzale Baden Powell, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cariverona, con il progetto “Podere Rossi” alla conclusione finale del concorso indetto dalla stessa amministrazione comunale di Santorso per la realizzazione di un‘insegna originale e di facile lettura. L’autore, un giovane artista milanese, Ciro Amos Ferrero, in arte Chiro, ha voluto rendere tridimensionale il logo di Parco Rossi, evidenziando l’azzurro del laghetto e il verde della natura che lo circonda, l’opera è stata realizzata in legno di salice trattato per resistere agli agenti atmosferici. Una “grande palla”, un groviglio di rami che ricorda gli intrecci della natura o il filo del gomitolo legato al lavoro della tessitura di A. Rossi.