Il territorio della pianura veneta tra cui quella vicentina è stata fortemente urbanizzata tanto da non distinguere più l’inizio e la fine dei paesi. Per semplici operazioni immobiliari si è preferito usare più terreno possibile allargando di volta in volta l’area edificata, nel frattempo però vuoi per la crisi, vuoi per risparmiare sulle costruzioni si è preferito abbandonare che riutilizzare gli edifici Anche a Breganze sono numerosissimi gli edifici, pubblici e privati, vecchi e nuovi, residenziali e rurali, produttivi e aree dismesse o urbanizzate, non utilizzati e spesso in stato di abbandono e degrado. Questo dato stride con un trend di consumo del suolo tra i più elevati in Italia ed una copertura dell’edificato prossima al 30% del nostro territorio. Ancora più significativa diventa poi questa mostra nel 2015, designato dal O.N.U. “Anno internazionale del suoli”, in quanto base fondamentale della vita. Per raccontare la storia urbana della cittadina vicentina è stata organizzata una mostra fotografica “Breganze da recuperare” inaugurata sabato 2 maggio e visitabile fino al 24 maggio. L’esposizione itinerante, coordinata dall’associazione “coordinamento tutela territorio breganze” sarà aperta nell’aula magna della scuola primaria di Breganze dal 3 al 10 maggio; nella frazione di Mirabella,ex scuola materna dal 10 al 17 maggio e nella sala Acli di Maragnole dal 23 a. 24 maggio dalle 17 alle 20 per la maggior parte delle giornate. Per gli organizzatori “qualsiasi forma e azione di tutela e valorizzazione del territorio deve partire dal recupero ed utilizzo dell’esistente, che una seria programmazione e pianificazione urbanistica nasce, in primo luogo, dall’analisi chiara e precisa delle disponibilità di volumi costruiti e del loro stato di utilizzo e riutilizzo e del recupero delle aree dismesse. Solo attraverso questa saggia operazione di ricucitura e recupero possiamo salvare il nostro bellissimo territorio, che tutti ci invidiano, e conseguire il risultato di “suolo zero” a tutela della qualità della vita e dell’ambiente.”