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Botti di capodanno, aumentano i divieti anche nel vicentino

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29 Dic 2015
Puntualizziamo
2016, capodanno, cima portule, divieti, fuochi artificio, incendio, lav

cagnolino-impaurito Botti ed esplosioni pirotecniche? nein. I sindaci italiani sembrano tutti andare verso questa parola d’ordine: divieto assoluto di utilizzare fuochi d’artificio per il capodanno del 2016. Anche quest’anno moltissimi comuni italiani hanno aderito con ordinanze specifiche al divieto di utilizzare botti e mortaretti. Fa notizia il Comune di Casamarciano nel napoletano, che caso unico in quelle zone, ha invitato la popolazione, vietando l’uso di artifizi pirotecnici, a utilizzare le lanterne cinesi, già distribuite la sera di Natale, per farle volare accese prima dello scoccare dell’anno. Anche i Comuni vicentini si sono indirizzati verso il divieto. Vicenza riconferma l’ordinanza “antibotto” in centro storico così come ha fatto anche Monticello Conte Otto e Valdagno. Dueville invece si limita ad un semplice invito di precauzione. In montagna, nel trentino, a causa del pericolo di incendi boschivi, è fatto divieto di usarli fuori dai centri abitati e fumare in prossimità delle piste da sci. Ed infatti proprio in queste ore venti ettari di bosco stanno andando in fumo nei pressi di Cima Portule impegnando elicotteri, vigili del fuoco e la protezione civile per lo spegnimento dei focolai. Le ordinanze di divieto, comunque, fanno felici le associazioni animaliste come la Lav che ha colto con entusiasmo l’adesione di Cassola e Rossano Veneto per vietare l’uso dei petardi nei luoghi pubblici motivando così il segnale positivo dei Comuni: “…che speriamo venga seguito da molti altri Sindaci del territorio, ma a partire dalla prossima occasione è necessario imporre il divieto totale di esplosione dei botti in qualsiasi luogo perché si possa avere realmente l’effetto desiderato dalle Amministrazioni, cioè quello di tutelare cittadini, animali d’affezione e animali selvatici dagli incidenti causati non solo dall’uso non corretto ma dal solo scoppio di questi “esplosivi”. Ricordiamo anche che i botti, seppur molto belli,  sono anche dannosi per l’ambiente perché contengono sostanze velenose e nocive(per riuscire a sfoggiare i colori più belli) che ricadono a terra e inquinano aria e suolo ”

“Naturalmente, il risultato raggiunto quest’anno in tutta l’Italia, con il vero e proprio boom di ordinanze “salvanimali”, rappresenta un traguardo importante, ma si può e si deve fare di più, anche nel bassanese: obiettivo delle associazioni animaliste è quello di liberare il nostro Paese da questa abitudine tanto inutile quanto dannosa. Anche per questo, ai primi cittadini che ancora non avessero preso provvedimenti al riguardo chiediamo, di seguire l’esempio dei loro colleghi più virtuosi e di dire basta una volta per tutte con i “botti”, assicurando un Capodanno il più possibile sereno e gioioso anche a uccelli, cani, gatti&Co.”.

stappo bottiglia con bottoCerto le ordinanze “antibotto” sono necessarie, non solo per la salvaguardia degli animali, ma anche per ridurre il fenomeno dei fuochi pirotecnici incontrollati con il solito bollettino di feriti in pronto soccorso. In un periodo di siccità come quello attuale i petardi aumentano anche il carico incquinante in aria e il rischio di incendi delle sterpaglie. Ma chi controllerà? chi vigilerà? chi verrà punito? Ci auguriamo allora che non siano le ordinanze a vietare il botto di Capodanno, ma il buon senso delle persone che sceglieranno di stappare una bottiglia di spumante in più. Buon 2016.

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