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Arsiero, le buone pratiche contro i rischi ambientali

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14 Nov 2018
Puntualizziamo
arsiero, buone pratiche, prevenzione danni, sistemazioni stradali, territorio

Il clima, a causa dei mutamenti dovuti all’innalzamento delle temperature, è sempre più imprevedible e violento, ma qualche buona pratica può aiutare a mitigare i danni distruttivi che hanno subito, per almeno un miliardo di euro, le vallate dell’altopiano di Asiago e del bellunese quando sono state investite dalla recente bufera di maltempo con lo sradicamento di centinaia di migliaia di pini e abeti con venti che secondo il Centro Studi per l’Ambiente L. Susmel hanno raggiunto la velocità di 120 km orari con punte anche di 196 km orari.

Arsiero, la piccola cittadina a ridossso del Monte Cimone, pur una località non particolarmente investita dalla tormenta del 29 ottobre, a parte l’abbattimento di pini in alcune zone boschive che si trovano nell’altopiano dei Fiorentini, ha attuato da tempo un sistema di controllo e di manutenzione delle alberature lungo le strade, con una particolare attenzione a quelle che si trovano nelle frazioni montane più fragili dal punto di vista viabilistico.

Infatti è dal luglio 2014 che l’amministrazione arsierese ha intrapreso un articolato programma di prevenzione e risanamento di alcune criticità rilevate.

Come riporta il comunicato della sindaca Tiziana Occhino il piano di taglio piante potenzialmente pericolose nel centro abitato ha portato nei tre anni successivi ai primi interventi iniziati nel 2014 al taglio dei cipressi in via Europa e Goldoni, in via San Marco, di fronte all’Istituto Comprensivo di Arsiero e soprattutto alla potatura straordinaria nel novembre 2017 dei 5 cedri storici intorno alla fontana delle rane in piazza.

Se questa non fosse avvenuta il pericolo durante i forti venti dell’ultimo evento calamitoso sarebbero stati altissimi come confermato dalla Protezione Civile.
Inoltre è stata attivata una grande campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento dei privati per l’ottemperanza di un’ordinanza già presente sul territorio dal 2010, ordinanza che prevede l’obbligo per i cittadini proprietari di terreni che insistono lungo i cigli stradali di tenere la vegetazione ad una distanza di tre metri e di garantire la pulizia arborea lungo le vie, sui marciapiedi e sulle aree private a ridosso delle strade di transito che potrebbero essere impraticabili in condizioni di emergenza.
A seguito dell’impegno dei consiglieri Comparin e Vettori in molte strade gli interventi sono iniziati e hanno portato a risultati insperati
Dove non si è intervenuto per tempo ci sono stati dei danni causati dalla bufera di vento: in località Pria sono abbattuti 6 pini che hanno tranciato i tralicci della corrente e divelto la recente isola ecologica in legno.
L’amministrazione comunale insiste ad invitare tutti i cittadini a continuare il difficile compito della prevenzione contribuendo alla pulizia di loro competenza per evitare disagi e pericoli.
Oltre a questo si è incrementato di molto la pulizia delle caditoie passando da una spesa di 2.500euro nel 2013 agli 8.500Euro del 2018, oltre ad esserci attivati con i Servizi Forestali per programmare la pulizia degli alvei, azione fondamentale per ridurre i rischi idraulici ed idrogeologici (circa 10km di alvei puliti).
Infine rispetto agli allagamenti del 2014 è stata integrata la rete smaltimento acque meteoriche in via Divisione Julia in sinergia con Avs con la quale si è cercato soluzione anche all’annoso problema dell’Allagamento del piazzale ex-stazione, ora pazziale fondamentale per Protezione Civile e Soccorso Alpino che lì hanno sede. Sono stati fatti interventi in via Rovese e San Giovanni Bosco (caditoie, pozzi perdenti e griglie di smaltimento).
Rimane il problema delle risorse economiche -continua il comunicato municipale di Arsiero- sempre esigue per inteervenire sugli interventi di recupero del patrimonio boschivo, delle malghe e dei pascoli in sinergia con Regione e Stato.
“La coperta è sempre corta e le priorità sono sempre molte”, conclude la sindaca arsierese Occhino, “ma credo che la sicurezza dei cittadini e l’attenzione al territorio anche nell’ottica della prevenzione dei dissesti idrogeologici siano argomenti non solo imprescindibili, ma di grande valore socio-economico ed è giusto che tutti siano non solo informati, ma responsabilizzati a contribuire con le loro piccole azioni quotidiane di attenzione e pulizia.”
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