Zanzotto, il poeta della terra trevigiana scriveva nei suoi scritti: «In noi c’ era una riconoscenza diretta per la terra salvatrice, che non serviva solo a darci sostentamento ma aveva in sé anche i connotati di un rifugio; la sentivamo davvero come “mater tellus”.
Stiamo perdendo sempre più questo connotato salvifico e invece di interrompere o almeno mitigare lo sperpero di suolo continuiamo a erodere le nostre risorse.
In questi giorni a Madrid si sta parlando di clima, nel quasi completo disinteresse dei media, a parte il corteo capeggiato dall’attivista Greta Thumberg, eppure con il riscaldamento del pianeta già arrivato al livello di guardia, si fonda il nostro futuro di esseri viventi nella Terra.
C’è un limite allo sviluppo?
Secondo quanto si legge dal trattato del 1972 del Mit “i limiti dello sviluppo” già si annunciavano i pericoli di una crescita senza controllo
“Se le attuali tendenze di crescita della popolazione mondiale, industrializzazione, inquinamento, produzione alimentare, e l’esaurimento delle risorse rimarranno invariate, i limiti alla crescita di questo pianeta saranno raggiunti entro i prossimi cento anni. Il risultato più probabile sarà un declino piuttosto improvviso e incontrollabile sia della popolazione che della capacità industriale”.
Su queste basi a Montecchio Precalcino venerdì 6 dicembre nel teatro del centro ricreativo di Preara abbiamo cercato di fare un’analisi sulle tematiche ambientali per la gestione del territorio veneto con la conferenza “il suolo veneto tra spreco e cambiamento” in collaborazione con le associazioni Attivamente e TES, con il contributo della cooperativa Dedalo Furioso e di Puntualizziamo webtv
Il consigliere regionale veneto Andrea Zanoni, nonché presidente di Impegno e Azione per un Mondo Sostenibile IAMS ha fatto una lunga relazione sulla legge regionale del 2017 affermando che se nella teoria si impegna a contrastare il consumo di suolo, nella pratica, con le deroghe introdotte si ha esattamente il risultato opposto.
Un quadro sconfortante che ci pone già ora ai primi posti in Italia per consumo di suolo, dopo la Lombardia come riportano i recenti dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente ISPRA, ben il 12,40% (12,35% nel 2017).
Considerata legge Omnibus, le deroghe applicate alla norma regionale sono delle più varie a partire dai controlli indipendenti che vengono depotenziati.
Chiunque può costruire in deroga fino al 10% della superficie senza passare per la richiesta di Variante ai piani Urbanistici.
Ma come osserva Zanoni è sui Piani agricoli che si avranno gli effetti più devastanti: “E’ tutto fuori controllo” dice il consigliere regionale.
Si possono costruire box di 12mq fino a 8 cavalli per un piccolo maneggio amatoriale, oppure costruire una struttura prefabbricata di 20 mq per la vendita di prodotti agricoli e dulcis in fundo si possono installare aree coperte pari alla dimensione di un campo quando si dimostra di avere almeno un cavallino o un asinello da accudire.
La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) viene composta da soli funzionari regionali, quando prima c’erano anche tecnici esterni esperti e indipendenti. Ciò sicuramente – dice Zanoni- “mette a rischio la corretta valutazione di impatto delle opere pubbliche” a causa del conflitto d’interessi tra il proponente, il soggetto pubblico, e l’interesse collettivo per la garanzia dei cittadini”.
Sulla gestione Cave poi siamo poi all’assurdo.
I comuni hanno la gestione delle approvazioni di “coltivazione” delle cave con riduzione dei tempi di approvazione che passano da 30 giorni a 15 con tutto il vantaggio degli speculatori che possono imporre i loro progetti senza che ci sia un adeguato controllo dei dirigenti comunali e della politica locale.
Per l’area delle colline del prosecco coneglianese poi si inseriscono deroghe specifiche per permettere di ampliare anche dei porcili come strutture ricettive turistiche senza che ci siano modifiche sulla destinazione d’uso. Insomma -chiosa Zanoni- si attua la cementificazione del prosecco.
“La risorsa suolo è finita” -aggiunge Oscar Borsato dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Veneto INU.
In Veneto, ormai abbiamo una enorme città diffusa con una pianificazione disordinata.
L’Europa e le Nazioni Unite ci richiamano alla tutela del suolo, del patrimonio ambientale, del paesaggio, al riconoscimento del valore del capitale naturale e ci chiedono di azzerare il consumo di suolo netto entro il 2050, di allinearlo alla crescita demografica e di non aumentare il degrado del territorio entro il 2030.
Borsato aggiunge che il consumo del suolo ha dei costi per il territorio stimati in almeno 800 milioni di euro causati non solo dai dissesti idrogeologici che si innescano ma anche da una agricoltura impoverita e dagli inquinamenti atmosferici per le polveri sottili.
La Corte dei Conti con la sua Deliberazione del 31 ottobre 2019, n. 17/2019/G ha rilevato che il peggioramento dei fenomeni di dissesto idrogeologico rappresentano per il nostro Paese un forte impegno finanziario ogni anno e che il consumo di suolo non deve superare la crescita demografica (come già definito dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals-SDGs).
Tra i dati presentati da Borsato alla conferenza di Montecchio Precalcino c’è anche il triste primato di Cassola, quinta tra i Comuni del Veneto ad aver sperperato il proprio territorio. Vicenza dai dati dell’Ispra ha già cementificato il 32,12% del suo territorio comunale.
Manca purtroppo nel nostro Paese una legislazione chiara, che fermi il consumo di nuovo suolo, favorisca recupero e riuso di immobili esistenti e inizi anche ad affrontare il tema della demolizione di edifici non più utilizzabili promuovendo progetti di rinaturalizzazione di parti di aree urbane. Un impegno urgente per il Parlamento e il Governo.
E sul versante del riuso del territorio in una sfera sostenibile ci sono già buone pratiche illustrate dal paesaggista vicentino Giuseppe Provasi, il quale ha spiegato l’evoluzione del paesaggio veneto dal tempo dei romani fino ai giorni nostri, osservando che al tempo della Serenissima c’era una gestione oculata del territorio, ormai scomparso ai giorni nostri.
“ I nostri territori”, afferma Ludovica Marinaro coordinatrice dell’associazione Transizioni Ecologiche Sostenibili TES, “sono diventati “non luoghi”, e non si recuperano solo combattendo il degrado con i vincoli o il contrasto, ma attraverso strategie che investono un nuovo modello di economie circolari ripensando nuovi concetti urbanistici di rigenerazione urbana.
Marinaro porta come esempio di recupero urbano del parco del Garraf, uno dei dodici parchi forestali protetti della Catalogna, che si trova la Vall d’en Joan a 40 chilometri da Barcellona.
L’intervento paesaggistico interessa una gola di 60 ettari (circa il due per cento del parco del Garraf) che dal 1974 al 2006 è stata usata come discarica illegale di rifiuti urbani. Si tratta di un vero e proprio paradosso se consideriamo che il reato ambientale è stato perpetrato anche dopo l’emanazione, nel 1986, del provvedimento di tutela dell’intero parco. Questo luogo ferito è tornato fruibile dalla cittadinanza dopo un lungo e difficile processo di rinaturalizzazione, frutto di conoscenze multidisciplinari che spaziano dal paesaggismo all’ingegneria ambientale e dall’agronomia alla geologia.
Tra l’altro con il biogas che si recupera consente di produrre 61,6 GWh di energia elettrica fino al 2050
L’Italia non ha ancora una legge di contrasto alla depredazione del territorio ferma ancora al Senato.
TES, ha presentato un disegno di legge nazionale sulla pianificazione del Consumo del Suolo a cui hanno aderito molti parlamentari.
La proposta legislativa sul Consumo di Suolo, composta di 5 articoli, vuole essere una cornice di linee guida che le singole amministrazioni regionali e comunali possono rielaborare secondo logiche in ottica di sostenibilità, nuovi modelli di città.
“Cambiare si può, bisogna però cambiare nella nostra testa il modo con cui ci approcciamo a questi concetti ” afferma Marinaro.
Il sottosegretario all’Ambiente Morassut si è impegnato a mettere in agenda il tema della gestione del suolo entro il 2020 con “ un testo definitivo che preveda una profonda revisione nell’approccio al problema e una nuova idea di città” -come ha dichiarato in conferenza stampa nel settembre scorso- “
Nei prossimi anni i grandi centri urbani dovranno far fronte ad un sensibile incremento demografico. Occorrono città più dense, verticali con il superamento e l’assorbimento dei vecchi Piani Regolatori fermi alla metà del secolo scorso.
Intanto il paesaggio continua ad essere devastato stravolto da un’ edilizia onnivora, quella lebbra sta corrodendo nell’ intera regione i paesaggi immortalati nelle quinte pittoriche di Giorgione, di Tintoretto, di Tiziano come denunciava Zanzotto «La marcia di autodistruzione del nostro favoloso mondo veneto ricco di arte e di memorie è arrivata ad alterare la consistenza stessa della terra che ci sta sotto i piedi»
Stefano Deliperi dell’associazione ambientalista sardo Gruppo di intervento giuridico definisce questi atteggiamenti “ non è pianificazione urbanistica: questo si chiama piccolo cabotaggio, ad uso e consumo elettorale” denunciando il caso di riforma del Piano Casa proposta dal consigliere regionale Antonello Peru che propone di poter costruire nuove cubature fino a 300 metri dal litorale in Sardegna.
I comitati spontanei si muovono per chiedere più tutela e rispetto come il Comitato Pomari di Vicenza da anni impegnati contro i progetti di cementificazione voluti da Incos e sui quali la Giunta Rucco continua restare in silenzio.
“Il quartiere ha dimostrato ancora una volta la ferma contrarietà al consumo di suolo: la visione va oltre i Pomari e guarda a tutte quelle istanze che nascono specialmente nelle periferie urbane e rurali, facili prede dell’estrattivismo, ovvero l’accaparramento di diversi tipi di ricchezza da parte di grandi interessi privati ai danni di comunità locali che da quella ricchezza dipendono. L’estrattivismo è un fenomeno globale che nel nostro caso riguarda la depredazione del suolo, una risorsa non rinnovabile da difendere strenuamente perché, oltre ad essere fonte di cibo, è il principale alleato per aumentare lo stoccaggio del carbonio e quindi per lottare contro i cambiamenti climatici”.
Sotto la spinta delle associazioni, dei comitati e di una nuova sensibilità cominciano a crescere anche in Italia progetti di rigenerazione urbana in un ottica di “città resiliente” con soluzioni di cogenerazione, di riuso delle aree dismesse, di mitigazione delle isole di calore con innesti arborei e pavimentazioni permeabili all’acqua.
E come dice il poeta romano Orazio “Tua res agitur” E’ un problema anche tuo se la casa del vicino brucia.
Il saccheggio del mondo impone un’etica nuova, fondata su una consapevole empatia; un’etica della responsabilità, che il filosofo tedesco Hans Jonas traduce nella formula “imperativo ecologico”
Prima Legge d’Italia sul consumo di suolo, ma anche 1° regione che ne scrive un fascicolo intero, bello pieno di specifiche ESATTO CONTRARIE by Luka Zaia / Lega Roma Poltrona.
1° anche x per Veleni dappertutto
1° X Veleni negli acquedotti
1° x Veleni nel Prosecco
1° x Veleni in Agricoltura con benestare di Coldiretti & Compary de Merenda
1° x Ladronerie del Mose (Macchina Obsoleta Succhia Euri) che non funzionerà mai
1° x conti taroccati sulla Pedemontana da 600 milioni le prime sue parole, a 12,4 miliardi (forse, se bastano). Come direbbe un cittadino veneto : Gnanca la mafia non gà fatto tanti schei cossì !!
1° x Banke Sbancate nostre (con il suo beneplacito e dell’Avariato ex sindaco de Vicensa; vedi SI al passaggio in Spa) x 12 miliardi nostri spariti (miei e familiari e parenti e amici compresi
2° x discariche nei capannoni bruciati, dopo la Lombardia del suo amigo Maroni & Compary de merenda, esclusi campani della camorra che hanno imparato dai veneti prenditori (vedi dichiarazioni pentiti di camorra).
SPECIAL PREMIUM : Bacino de Caldogno, costo base asta 42,5 milioni, sconto 30%, costo ai polentoni veneti 50 milioni (fonte Giornale di Vicenza & C)… a gli altri saranno diversi ?
Devo continuare ?